Icetiti

Dalla mattina alla sera il mio corpo è il mio lavoro Tutti i pori della mia pelle conoscono tutti gli unguenti Ho pettinato i miei capelli di paglia centomila volte E ho dipinto sulle mie unghie tutti i colori del tempo Indosso bene l'effimero, la mia bellezza mi appartiene Ma le opere che mi vestono viaggiano così poco attraverso il mio corpo Svaniscono, si rinnovano, ma non mi restituiscono nulla Io sono la loro manifestazione, ma non il loro destino La mia avventura da attrice, il mio stipendio mi fa stare bene Ma tutti i compromessi di questo sogno estenuante Non vale la posta in gioco, è la mia vita che si sta cancellando In questa gioventù spezzata da questo lavoro errante Mangio poco, sorrido tanto, ma non sono felice Vinciamo mentre scendiamo, in questa storia scabrosa Tutti i flash che mi raggiungono, cosa saranno domani? Mi faranno salire o scendere dal treno? Sono stata una principessa, un uomo, perfino un vampiro Riprese improvvisate o scenografie perfette Facciamo del mio meglio, il peggio che c'è La vanità arrogante veste la mia pelle rifatta Quando tutto sarà finito, viaggi a Parigi A Tokio o Milano, sfilate Il mio libro e i miei album completeranno questa vita A trent’anni al massimo, quella Bellezza si sgretola

Online: dalle 13:00 alle 24:00

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